Una delle società che per ultimo si è unita al nostro blog, Asset Illiquidi, ha come attività principale l'analisi e la valutazione di fondi di investimento illiquidi che atrraversino periodi di difficoltà per cui gli attuali quotisti vogliano dismettere la loro partecipazione.
Una situazione analizzata qualche settimana fa ci ha portato a domandarci come gli investitori vengano visti da un osservatore esterno.
I fatti:
Fondo creato nel 2005, vita attesa di 5 anni.
Il fondo nel 20120 chiede una proroga di 5 anni, proroga che viene ancora concessa nel 2015 e nel 2020 ... questo significa che per come stanno le cose, gli investitori che si sono "fidati" delle promesse del gestore di riavere i propri soldi nel giro di un lustro, ne dovranno invece aspettare 4 per rivederli.
E' corretto vedere questi malcapitati come ostaggi della società di gestione o no? E' ammissibile che una società che si vanta dei propri asset in gestione nelle principali conferenze di settore, abia qualche centianio di milioni di tali asset assolutamente "non voluti" da parte di chi ce li ha messi?
Se investo i miei soldi a 5 anni, mi puo' stare bene, a fronte di ritorni come da prospetto, che i soldi mi ritornino dopo 2-3 anni di ritardo, ma non certo dopo 15, tempo forse non lunghissimo per un investitore istituzionale ma che snatura del tutto la tempistica prevista ab initio.
A volte l'impressione ch si ha è che la maggior parte dei fondi immobiliari italiani siano solo delle "macchine da fee", volti solo a "mungere" i quotisti per il maggior tempo possibile, che loro lo vogliano o meno. Il ragionamento è: vuoi un fondo che duri solo 5 anni per darmi i soldi, ok, te lo presento così ma poi nella realtà i soldi che mi dai non li ricvederai più e sui tali soldi i caricherò provvigioni fino a pagare l'università ai miei figli appena nati.
Authority aiutateci voi, per questa gente "non è mai basta" !
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