Molti prendono come ovvia l'affermazione che per arricchirsi serva una superiore intelligenza, una capacità non solo culturale superiore ma proprio un più alto "quoziente intellettivo", una maggiore dimestichezza con i numeri, con la matematica.
Bene, dopo 20 anni di lavoro tra il mondo finanziario (e parliamo di quello con le persone che dovrebbero essere più smart di tutti, ovvero gli hedge fund managers) e quello immobiliare (dove abbiamo conosciuto molti miliardari italiani e stranieri) siamo giunti alla stessa conclusione di un personaggio che forse avete già conosciuto, Warren Buffett.
L'intelligenza, quando si parla delle qualità importanti per fare soldi ed avere successo negli affari, è purtroppo sopravvalutata. Avere un quoziente intellettivo più alto non solo non aiuta particolarmente a fare più soldi di un altro ma spesso può fungere da vero e proprio limite.
Molto più di un intelligenza analitica, di una dimestichezza con i numeri ed il pensiero logico, conta il temperamento che si ha
Risulta essere molto più rilevante come ci poniamo, il temperamento che abbiamo, rispetto a quanto siamo intelligenti (senza considerare poi il fatto che il tipo di intelligenza che viene misurato da questo tipo d test proprio per questi motivi mostra tuttele sue limitazioni) quando a contare sono i soldi che ci aspettiamo di fare nella vita, nel trading e negli investimenti immobiliari.
Abbiamo visto persone con la 5ta elementare che dopo aver venduto la propria avzienda si sono messe ad investire in un portafoglio di hedge fund moltiplicando per 6-7 volte le ricchezze che possedevano, così come abbiamo visto persoaggi con PhD in fisica, prestati alla finanza, che sono riusciti a far saltare in aria hedge fund da centiania di milioni di dollari in soli tre mesi dall'inizio della loro operatività sui mercati.
Quando vi avvicinate al mondo degli inevstimenti abbiate il massimo rispetto di quello che avete davanti a voi, spesso siete in grado di capire in un baleno i concetti che vi vengono descritti, ma la comprensione "vera" e genuina di questi concetti richiede anni ed una esperienza sui mercati per cui la lettura di uno o più libri non è un valido suddedaneo.
La cosa vale anche quando dovete decidere a chi affidare i vostri soldi
Il discorso che stiamo facendo vale anche quando come investitori, magari non esperti di una dato ambito di classi di attivi, decidiamo di affidarci ad altri perchè essi gestiscano i nostri soldi per noi: sbaglieremmo ad affidarci a quello che ci sembra più intelligente o che ha più diplomi sul muro, anzi, spesso il più "ignorante" da un punto di vista di risultati accademici formali, è quello che potrebbe portarci il maggior valore aggiunto.
Tutti vogliono arricchirsi, la concorrenza è spietata, in questo tipo di agone non conta tanto quando siete intelligente ma quanto impegno e dedizione volete buttarci dentro: le persone intelligenti si annoiano presto, e spesso vi lasciano con i cocci ortti del giochino da riparare, ma qui il "giochino" è rappresentato dai vostri risparmi.
E voi cosa pensate della intelligenza e della importanza che questa ha nel generare valore per gli investitori, ci piacerebbe sentire la vostra opinione a riguardo, come sempre vi invitiamo a scriverci a:
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