L'occasione di scrivere di "megatrend" su cui basare i propri investimenti ci è venuta leggendo in questi giorni il testo di Forni e Malandra, edito da Hoepli, intitolato: "Investire nei megatrend del futuro". Il libro in questione tratta della nuova disciplina del "thematic investing", ovvero investire secondo dei "temi" che in qualche modo rispecchino dei trend secolari in atto nella società in cui viviamo.
Dal 2007-2008 quello di "investire nei megatrend" è un refrain che sentiamo sempre più spesso da chi guardi ad investimenti a lungo termine. La linea di pensiero segue questo processo: il mondo cambia sempre più velocemente, alcuni oggetti, abituddini, tecnologie e gusti sono sempre più importanti nelle nostre vite, se posiziono i miei risparmi su investimenti, che intendo detenere per il lungo periodo, la cosa ha senso solo se queste posizioni sono in linea con questi cambiamenti sociali che stiamo vivendo, altrimenti tutto il resto verrà "spazzato via". Investire nel dato megatrend, sarà come comprare l'ETF basato sull'indice borsistico di una nazione che cresce di anno in anno con crescite di PIL vertiginose, puoi magari comprare male all'inizio in termini di prezzo di entrata lma la "crescita della topline", ovvero della richhezza prodotta nel suo aggregato dal paese, nel lungo termine ti porterà immensi profitti.
La linea di pensiero è chiara, e comprensibilissima, ci chiediamo se sia anche vera e se sopratutto, in ottica di massimizzare i nostri rendimenti avendo a cura anche il budget di rischio che ci concediamo, funzioni nella realtà.
L'esempio del Solar ETF
Il libro che abbiamo citato è di grande interesse, elenca con cura tutti i maggiori trend sociali ed economici e cerca di indicare, per ognino di essi, lo strumento finaziario o la strategia di investimento di elezione per poter esprimere al meglio tale view di investimento. In questo l'approccio non è molto diverso da quello che abbiamo visto utilizzare da fondi di global macro con cui abbiamo collaborato in passato.
Cosa non funziona? Cosa non ci convince in questo pensiero così chiaro ed avvincente?!
Quello che vediamo nel grafico che abbiamo scelto come immagine principale con cui corredare il presente post. Trattasi della dimanica di prezzo di un ETF dedicato alle società attive nell'economia del fotovoltaico che un cliente ci presentò come l'investimento del secolo verso il 2008. Tutti i discorsi fatti da questo nostro cliente, che fortunatamente , al di la' della visione super bullish ed ottimista non ci investì più del 3-5% del proprio portafoglio, si sono rivelati col tempo corretti: l'energia solare è oggi mainstream, il costo di produzione della stessa al kilowattora è precipitato a livelli che la rendono competitiva con i sistemi di generazione tradizionali anche senza incentivi statali, grandi parchi fotovoltaici costruiti pressochè ovunque... l'intera economia che ormai guarda alle rinnovabili come la via da percorrere. C'era solo una cosa che non tornava: il prezzo, e purtroppo era la più importante.
Investire in megatrend "socialmente accettati" tanto da avere propri ETF per esprimere questo genere di view di mercato è un modo, come tanti, di fare quello che fa la massa, e nel mondo degli investimenti questa è una cosa da non fare mai.
La creazione di un ETF "tematico" come contrary indicator: vendi e non comprare !
Se una o più società di gestione di asset management si sentono a loro agio a lanciare dei prodotti che investono nel dato "tema" di investimento, lo fanno consapevoli che la "visione diffusa" è che su quel tema ci siano grandi ritorni per chi decide di investirci oggi, quindi sarà facile raccogliere masse su cui caricare poche (nel caso degli ETF) o tante (nel caso di fondi comuni o più esoterici hedge fund) commissioni di gestione e di performance.
L'investitore accorto sa che molto di un investimento lo fa il livello di entrata nell'investimento stesso, se sul giornale mi bombardano che l'acqua è il nuovo "oro blu", che le compagni internazionali che controllano l'acqua faranno ricco chi crede in loro etc etc, è molto probabile che quando mi metterò sulla mia applicazione di trading online per acquistare le azioni di queste aziende, io sia obbligato a pager prezzi alti di entrata, in termini di multiplo sui valori fondamentali prodotti nella vita reale dall'azienda, e non bassi.
Che "l'economia spaziale" sia una cosa reale che cresce e su cui molti stanno facendo soldi e in cui nuove società si aprono al mercato, è vero. Il problema è che proprio questa "consapevolezza condivisa" faccia alzare il prezzo delle quotazioni di queste società e rischi di creare per l'investitore una situazione simile a quello dell'ETF solare che abbiamo mostrato sopra: crescita dei fatturati (la famosa topline), scenario di investimento che si materializza completamente dando piena ragione all'investitore che ci ha creduto ... MA perdita del 90% sui prezzi di acquisto.
Le valutazioni sono il "tema evergreen"
Comprare azioni, ed in generale entrare in investimenti che presentino valutazione "attraenti" è il vero tema di investimento evergreen da cui uno non dovrebbe mai allontanarsi, tutti i megatrend siano essi legati alla Cina, alle tecnologie etc. rischiano di farci riempire il nostro portafoglio di "cose care" che alla lunga ci costeranno anzichè portarci profitto.
I veri megatrend sono idee di investimento non condivise o addirittura idee di investimento che vanno apertamente contro la visione comune e quindi ad "abbattere" la valutazione di mercato risultante da questa impostazione di pensiero comune, pensiamo al grande short realizzato sull'immobiliare americano da parte di gente come John Paulson e pochi altri: fenomenali guadagni propri perchè si andava a comprare una cosa super cheap, o shortare una cosa super cara con il resto del mondo dall'altra parte del trade.
Contrary investing is the way.
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