Il successo nella vita in generale ed in singoli settori della stessa dipende dalle proprie convinzioni, da quello che la persona crede essere vero.
Spesso le convinzioni sono frutto non di acuta e razionale analisi della situazione o dello studio di libri di che parlino di eventi del passato ma sono semplicemente delle "storie" che sembrano convincenti e che si fanno proprie.
Questi gli 8 miti da sfatare dell'investimento, con nostre brevi considerazioni a riguardo:
- il market timing è indispensabile per generare ritorni interessanti investendo sui mercati finanziari.
Beh qui basterebbe pensare a Warren Buffett, che non ha mai provato a far "trading" in vita sua e spesso ha detto che tutte le sue decisioni di investimento sono indipendenti da quello che la FED o la politica in genere decide di fare. Al di la' dell'odio del market timing da parte di uno dei migliori investitori in borsa della storia, quello che ci dev fare riflettere è che a distanza di quasi 100 anni dalla crisi del '29, quindi di vita vera e globale delle borse valori, nessun fondo di investimento, ripeto nessuno, sia mai risucito a generare delle performance anch solo lontanamente sostenibili andando a fare market timing di qualsiasi mercato. Il vero ritorno non è dal market timing, anche se ex post sembra questo il segreto del mercato (se conoscessi i prezzi di Borsa tra un mese sarei ricchissimo!) ma dal rimanere esposti al beta di mercato di asset class in cui abbia senso essere investiti, come l'azionario, la tecnologia, eventuali paesi che oggi presentano quotazioni delle proprie aziende molto basse. E' il tempo in senso di durata e non in senso di tempismo che genera rcchezza, ricordarlo sempre anche per tacciare chi ci voglia convincere del contrario per, di fatto, fregarci dei soldi vendendoci qualcosa che non può dare il risultato che promette.
- si investe solo quando il mercato è privo di incertezze, si deve aspettare che si dipanino i vari rischi oggi presenti. Spiace dirlo, ma i rischi ci sono SEMPRE. Non ce ne rendiamo conto solo ex post, ma in tutte le situazioni di mercato vi sono delle incertezze, anche poco quantificabili, che sembrano semplici ed assoltamente prevedibili solo dopo che sono già acadute. I Rothschild dicevano di investire quando c'era il sangue che scorreva sulle strade, come qualcuno giustamente sottolinea, parlavano anche del proprio sangue. Si investe bene soprattutto quando c'e' molta diffidenza e paura, sono quelli i momenti in cui sui diversi mercati si ottengono le valutazioni di entrata migliori.
- Aspetta il "ritorno alla normalità" prima di entrare sul mercato. Anche qui, non esiste nessuna noralità ma solo quello che noi interpretiamo come "normale" ex post, ovvero dopo che è accaduto. Quindi non aspettate, prima si investe meglio è. lasciate che l'interesse composto lavori per voi nel periodo più lungo possibile.
- rendimenti più bassi implicano investimenti più sicuri. Questa è una convinzione pericolosa da avere ed il 2008 ce lo ha mostrato: per portarci ad investire in una cosa basta "camuffare" la pericolosità della stessa andandone a diminuire la volatilità e il rendimento atteso e tutto sembra più sicuro ma sicuro non lo è. La sicurezza di un investimento è data dalla anlisi delle sue caratteristiche e non dalla sua volatilità (pensiamo ai tanti fondi illiquidi che sono pericolosissimi) o dai pochi punti percentuali che promette come rendimento.
- Abbiamo appena assistito a nuovi massimi del mercayo, un crollo è ormai imminente. Sbagliatissimo, non funziona in questo modo la "mean reversion" del mercato. Anzi grandi ricchezze sono state create andando ad inseguire trend di slaita durati decenni, epnsiamo solo a quello che il mercato azionario ha fatto a aprtire dal 2008, con questa filosofia ci saremmo persi tutto il rally di borsa o buone parti di esso.
- La borsa in fondo è come un casinò. Convinzione limitante per eccellenza, una persona che pensa che i prezzi siano estratti a caso e che i ritorni del proprio investimento dipendano solo dalla fortuna, difficilmente investirà cifre consistenti del proprio patrimonio in titoli azionari. Il prblema è che nel mercato c'e' tanta casualità e variabili aleatorie, ma queste giocano sopratutto nel breve. Tra una settimana la cattiva azienda puo' avere reso molto di più di quella che dominerà il mercato, e quindi raggiungerà una capitalizzaziione di mercato stellare in dieci anni, ma ciò non implica che si stia giocando al casinò. Uno può giocare al casinò in borsa e sui mercati, tanti operatori online vendono il trading come una attività ludica, vicina al gioco d'azzardo, ma investire è qualcos'altro. Come dice sempre il buon Warren Buffett, nel breve termine il mercato è un sistema di voto, si decide ad alzata di mano qual'è l'azienda "migliore", ma nel lungo temrine l'azienda migliore la si decide "pesandola" quindi con poco o nullo spazio all'immaginazione e al "caso".
- il rischio è sempre quantificabile, Il rischio è quella parte dell'incertezza che è quantiificabile, ed è la parte che meno ci fa paura perchè la psosiamo comunque misurare e "controllare" con i nostri modelli matematici, ma il rischio vero e più cattivo è proprio quello che Knight (economista del secolo scorso) chiamava incertezza, ciò che non si può quantificare perchè non si conosce nemmeno. Attenzione a chi ci vende il rischio come semplice parametro, scoprire che c'era anche l'incertezza invitata al party dell'investimento sarà un'esperienza traumatica.
- Problemi complessi richiedono soluzioni complesse. Anche questa convinzione è molto radicata e non è semplice da sfatare, ma è bene comunque tentare di farlo. Il fatto che tu non sia in grado di prevedere quello che il tuo portafoglio azionario farà in una settimana, un mese o anche un anno, non deve bloccarti dall'invstie nell'ETF diversificato che il tuo consulente ti ha consigliato, dopo aver visto come replica bene un mercato interessante a cui essere esposti e aver visto che di quelli disponibili è quello che costa meno. Il fatto che alla fin dei conti il tuo portafiglio di investimento sia composto da 4 o 5 posizioni che ribilanci una o massimo due volte l'anno non implica che tu con questo strategia non riesca a battere i milgiori gestori del pianeta con 3 PhD. A volte la migliore strategia da avere in situazioni complesse è la più semplice e facile da attuare.
Studiate studiate studiate, questo è il consiglio che ci sentiamo di dare a chi si affaccia al mondo dell'investimento, leggete i libri di finanza personale migliori, alcuni li consigliamo e recenziamo noi su questo blog, informatevi (ma non troppo sull'attualità del mercato) e imparate, come abbiamo detto nell'ultimo punto, che nonsempre ad un problema complesso bisogna rispondere con una strategia di soluzione ugualmente complessa.
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