Ieri un cliente ci ha raccontato una storiella che secondo me, con grande schiettezza ed immediatezza, fotografa molto del real estate italiano a livello istituzionale. Ve la raccontiamo.
Ieri un cliente ci ha raccontato una storiella che secondo me, con grande schiettezza ed immediatezza, fotografa molto del real estate italiano a livello istituzionale. Ve la raccontiamo.
Il titolo del presente post sembra di una banalità allucinante, è chiaro che in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, la qualità di un bene immobiliare salva in parte dalla cadua verticale della domanda e dall'incertezza che ormai contraddistingue tutti gli ambiti economici. Anche la location pare passare in secondo piano.
Contro il nostro interesse, siamo qui ad annunciare che le case si possono tranquillamente vndere senza rivolgersi a nessun agente immobiliare, è pieno di siti "solo tra privati" con cui potete commercializzare il vostro immobile, trovare una persona interessata all'acquisto, concludere con questa una trattativa sul prezzo e le modalità di pagamento e liberazione della casa e passare al rogito. Purtroppo la pratica ci dice che non sempre va tutto liscio.
Purtroppo internet e le poche o nulla barriere all'ingresso che caratterizzano questo mezzo di comunicazione, consentono a molti improvvisati venditori di certezze, che noi amiamo definire scherzosamente "fuffaguru" di mostrarsi per molto di più di quello che in realtà sono, ovvero dei ciaparatt (detto a' la milanese). Iniziamo con questo post una serie di riflessioni con la finalità di servire da antidoti per non cadere nelle loro trappole fatte di finte certezze.
Negli ultimi 6 mesi abbiamo avuto a che fare più volte, durante la nostra attività di locazione di piccoli appartamenti a Milano, con persone che uscivano da appartamenti parcellizzati in singole camere - il cosidetto co-living. Tutti questi rapporti chiusisi con strascichi legali a detta dei nostri clienti, perchè?
Il contratto transitorio è amato sempre più, sopratutto in questo periodo di crisi del mercato delle locazioni di lungo termine, malgrado presenti delle problematiche più vere oggi che ieri. Spieghiamo perchè.
I grandi proprietari di immobili, fondi ed investitori istituzionali, sono da sempre innamorati dell'investimento in centri direzionali, palazzi a solo uso ufficio. A Milano ne stanno spuntando come funghi e la cosa che non può non soprendere è che quelli già realizzati sono vuoti, e quando diciamo "vuoti" non intendiamo che c'e' poca gente ma che non c'e' proprio nessuno.
Una cosa che ci ha sempre fatto sorridere degli articoli di giornale dedicati alle previsioni del mercato immobiliare è che gli stessi prevedono sempre un mercato in forte crescita o, nel peggiore dei casi - magari con una guerra atomica in corso o anche solo una pandemia di Covid - prezzi "stabili" nell' immediato futuro. Il problema non deriva da loro malizia, ma come spesso accade è solo un problema di incentivi ... andiamo a vederlo per bene nel post.
Iniziamo questo 2021 che speriamo essere migliore del precedente con un augurio: speriamo di vedere sempre meno robaccia prodotta dagli epigoni dei fuffaguru dell'immobiliare e per farlo vogliamo educarvi a non comprare più la robaccia che questi personaggi realizzano!
Un aspetto che non manca mai di stupirci è come, pur essendo nel 2020 e avendo tutti a disposizione sofisticati e potentissimi calcolatori, nessuno sfrutti gli stessi per "ottimizzare" il proprio portafoglio immobiliare. Ci rivolgiamo ovviamente ai grandi proprietari immobiliari e agli investitori istituzionali, basta semplici liste di immobili su Excel.
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